LIBERAZIONE

Forse ciò che rimane oggi
della festa di Liberazione
è solo l’anelito alla liberazione.

Io aderisco allo Spirito di Fenoglio:
“Partigiano, come poeta,
è parola assoluta
che rigetta ogni gradualità”.

E senza gradualità dico che oggi
come l’Anticristo cerca di prendere le sembianze del Cristo
così il fascismo usa un antifascismo di facciata
che non rimane più nulla dei veri partigiani
nelle istituzioni fintamente democratiche
nelle vostre bandiere e nei partiti di sinistra
servi di nuovi padroni
nemmeno nell’Anpi che non sa fare altro
che ripetere i mantra soporiferi del Pd

che se un Pertini o un Parri
o solo uno dei fratelli Cervi si reincarnassero
una sfilza di calci in culo
come minimo vi arriverebbero
per voi che innalzate le loro bandiere
usate la loro memoria
ora complici dei potenti del mondo
e con atti e parole
impedite la vera liberazione dell’umano.

Se Moretti diceva un tempo
dite qualcosa di sinistra,
io allora vi esorto,
fate qualcosa da partigiani:

dite che la Nato è una montagna di merda
smettete di fare gli ipocriti delle pace
con la bandierina in una mano
e con le armi da inviare nell’altra
chiedete scusa per gli ultimi tre anni
per gli insulti razzisti a chi aveva un’opinione diversa
per il vostro conformismo e il vostro odio
travestito da rispetto e democrazia
affrontate il fascista che è in voi
smettetela di dire “abbassiamo i toni”
mentre create ogni giorno una cultura di violenza
nei salotti televisivi nelle scuole e negli uffici
che soffoca ogni forma di nuova creazione
guardate le vostre gabbie
prima di nominare questa festa d’aprile.

Oggi consacro la mia liberazione
e quella di tutti gli esseri
in un eterno nuovo fiorire
prendo nel cuore il meglio
del coraggio e dell’onestà
di chi è morto in montagna
non faccio un’idolo di nulla
nemmeno del più bello dei partigiani

senza fingere di esser libero
mi libero
nel corpo e nella mente
delle idiozie noiose
imparo dalle nuove forme di schiavitù
canto ancora
“spezziam queste catene
o chini a remar morremo”.

E voi che ci avete creduto
se non volete morire illusi o disillusi
con il fegato amaro
sottraetevi da questi cadaveri
curate le vostre ferite
uscite dal vostro cinismo
non date ancora
la vostra energia
a chi vi ha trascinato
in questa bruttezza

che la liberazione è ancora qui
reale
che vi aspetta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *