SE TI SENTI IN MINORANZA HAI ANCORA SPERANZA

La lotta partigiana è stata fatta da una minoranza di persone.
Le rivoluzioni e i cambiamenti sono opera di minoranze.
La maggioranza non ha mai cambiato veramente nulla, a volte ha fatto finta di fare un po’ di casino, ma non ha mai creato un’autentica trasformazione.

Se fai parte della maggioranza sei spacciato.
Se ti senti parte di una minoranza di persone, hai ancora speranza.

Lo so che sei stufo di far parte di una minoranza, ma devi essere felice perchè le maggioranze non sono rivoluzionarie, ma passive e conformiste.

Le minoranze sono composte da individui e non da pecore (vorrei scusarmi ufficialmente con le pecore vere che, solo perchè vivono in gregge, vengono prese come esempio di conformismo. In realtà io ho conosciuto meravigliose pecore anticonformiste. Bisogna smetterla con questo pregiudizio incivile a danno delle pecore).

Le minoranze sono più consapevoli di se stesse perché devono interrogarsi sulla loro diversità dalla maggioranza, e quindi sviluppano profondità e intelligenza. Portano qualità, bellezza e autenticità, mentre le maggioranze, generalmente, rimangono nell’ignoranza, nel qualunquismo e nella superficialità.

La modernità è il regno della maggioranza, della quantità, del numero, della statistica, dell’usa e getta, a discapito del valore, della qualità e della cura.

L’inseguimento conformistico della quantità e della maggioranza, è un crimine.

Porta ad appiattirsi al ribasso, a peggiorarsi, a rimbecillirsi per piacere alla gente.

Se vuoi avere il voto della maggioranza devi essere mediocre, banale, ipocrita, promettere le solite finte ricette per imbonire stupide moltitudini, dire quello che la gente vuole sentirsi dire.
Se ci fosse qualcuno con delle idee originali, con una visione davvero intelligente e rivoluzionaria, il voto della maggioranza non lo avrebbe mai.
Non si può aspettare di essere in maggioranza e vincere le elezioni per cambiare le cose.

Il cambiamento è qui e ora, e si nutre di altre visioni.
I cambiamenti, sia esteriori che interiori, avvengono ogni istante, ma è difficile accorgersene. Ci si accorge spesso solo dei grandi cambiamenti, dopo che la goccia ha fatto traboccare il vaso.

Ora siamo di fronte a un immenso cambiamento globale, e la massa critica delle minoranze e degli individui consapevoli farà la differenza.

Il concetto di “massa critica”, che in fisica individua la quantità di materiale necessario per innescare una reazione a catena, è stato utilizzato per indicare un processo di cambiamento sociale da parte di una minoranza attiva.

Tutti i grandi cambiamenti sono stati portati avanti prima da individui soli e osteggiati, o da minoranze che venivano considerate fuori dal mondo.
A un certo punto, e nessuno sa dire mai qual è il momento preciso, si raggiunge una “massa critica”: il cambiamento, che prima era considerato impossibile o scandaloso, viene così adottato come naturale e veritiero.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.

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