L’energia collettiva del mondo ti spinge nella direzione del compromesso e dell’ipocrisia, e sembra più comodo seguire il gregge perché hai paura di essere solo e infelice.
In realtà le leggi del mondo degli umani addomesticati richiedono spesso uno sforzo insostenibile.
Più vivi nella menzogna più fai fatica: devi controllare, fingere, mostrare, mascherare, programmare, soffrire.
Non ti rilassi, non lasci fare alla vita, non ti abbandoni, non molli, non ridi di gusto, non sei te stesso, non vivi nel presente, blocchi l’espressione del tuo Essere.
Devi tenere in piedi delle impalcature sempre più incasinate e traballanti.
Il mondo e le sue menzogne ti hanno avvelenato e ti stanno lentamente uccidendo.
Senza essere indifferente al mondo, devi gettare uno sguardo oltre il mondo.
Se il rivoluzionario spera di trovare la sua realizzazione esclusivamente nel mondo, è destinato alla tristezza e alla disperazione.
La società è lenta ai cambiamenti, sorda, a volte ostile con chi cerca nuove vie e si muove dal cuore; la disillusione è comune per gli esseri umani dalle buone intenzioni che non trovano spazi di onestà, bellezza e giustizia.
Dopo qualche craniata sul muro ci si assopisce, ci si inacidisce, ci si deprime, o peggio si diventa stronzi, conformisti, cattivi, indifferenti, trasformandosi in chi si voleva combattere e far cambiare.
È giusto lottare nel mondo senza perdere l’autenticità, ma è molto facile farsi condizionare e travolgere da esso.
Se cerchi di ottenere risultati solo nella società, se prendi come metro di paragone solo il mondo, sarai fottuto.
Diventerai un disadattato disperato, o, ancora peggio, rinnegherai le tue spinte autentiche e cercherai di integrarti a forza in un mondo ipocrita e velenoso.
Per questo è venuto il momento per i veri Ribelli di sintonizzarsi con visioni e forze più grandi che non si esauriscano nel mondo.
Questo non significa sperare nella giustizia divina e nel paradiso, o convertirsi a qualche bella filosofia, religione o credenza. Non significa nemmeno che l’unica via sia quella di andare a vivere in una comunità hippy in montagna.
Occorre allargare la tua visione e vedere che non finisce lì, nell’illusorio mondo delle apparenze.
È la fede di piantare un seme, riconoscere che c’è qualcosa di più grande, accorgersi che c’è un’Intelligenza misteriosa che è ovunque, e che le tue azioni non hanno valore solo sulla base di un risultato immediato e razionale nel mondo.
Senza luce interiore potresti ritrovarti completamente al buio: quando le cose andranno male, i presunti amici volteranno la faccia, la gente non ti capirà e ti criticherà, i tuoi propositi saranno disattesi, i tuoi sogni infranti, allora, o affonderai in un mare di merda, o amplierai la tua visione sull’esistenza ridendo di tanta stupidità e abbracciando totalmente chi sei.
(MANUALE DEL PARTIGIANO ZEN)