INCONTRO RAVVICINATO CON UN COMPLOTTISTA

tratto da una storia vera…

Scendo dall’auto e vedo che il complottista mi sta aspettando. Sguardo pensieroso e leggermente scocciato, nel quale mi risuona quella punta di pesantezza come a dire: “guarda dove minchia mi tocca vivere e in mezzo a chi”.
Noto, con mia grande sorpresa, che ha una mascherina in mano.

IO- Ehi fratello, come andiamo?

C- Come vuoi che andiamo…

Finito di pronunciare queste parole il complottista prende la mascherina, se la mette sugli occhi e allarga le braccia.
Sorrido.
Non vedo il complottista da diversi mesi. Allargo le braccia anche io e vado incontro fisicamente a questo essere alieno con la mascherina sugli occhi.
So che partirà subito alla carica. Inizia con tono solenne.

C- Dopo tanto riflettere, ho compreso che l’umanità si divide in due.
Chi mette la mascherina solo per stretta necessità, perché in qualche modo è obbligato e deve andare a comprare il pane, e chi invece la mette quasi sempre, addirittura anche quando guida la macchina da solo.
Dovremmo stare attenti a questa gente.
Per questi ultimi ormai non c’è davvero più niente da fare.
Occorre lasciarli completamente nella loro ipnosi, nel loro delirio mentale, nella loro ignoranza abissale.
Hanno avuto tutto il tempo per interrogarsi, per informarsi, per svegliarsi. Se non l’hanno capito ora quanto ci prendono per il culo, non lo capiranno davvero mai più…

Io penso che poco prima ho visto una coppia, mano nella mano, in luogo naturale e solitario, entrambi con la mascherina, e mi sono sembrati così ridicoli… e due settimane fa ho visto coi miei occhi una signora terrorizzata che urlava a a una ragazzina a dieci metri di distanza che era una terrorista perché non aveva la mascherina…ma non glielo dico, non voglio dare questa soddisfazione al complottista.
Tento di smorzare i toni.

IO- Capisco, ma secondo me questa separazione che fai, l’umanità divisa in due, noi e loro, quelli che capiscono e quelli che sono ignoranti, è un po’ egoica e non fa bene a nessuno. Devi ammettere che non tutto è così chiaro, che è difficile capirci qualcosa, i punti di vista sono tanti. Queste tue prese di posizione, come se loro fossero dei coglioni e noi degli eletti….

C- Sì, sì, sì, Siamo degli eletti! Siamo gli eletti!

Per fortuna mentre lo dice sogghigna ironicamente, ma io lo so che un po’ ci crede davvero.

C-Dobbiamo dircelo che abbiamo il coraggio di vedere quello che altri non vedono, che condividiamo quello che gli altri non sanno o non vogliono vedere. Lo sai, ad esempio, che il governo ha stanziato 150 milioni di euro a GAVI, la fondazione di Bill Gates per fabbricare un vaccino per un virus che è già scomparso, ma anche se ci fosse ancora non servirebbe a niente perché il virus ha già mutato 300 volte?!!
Cioè nostri soldi dati a un multimiliardario che ovviamente avrà tutto l’interesse al permanere di un virus per obbligare tutti a farsi vaccinare. Ti rendi conto?!!

Lo guardo perplesso. Nell’ultimo periodo ho ascoltato distrattamente le notizie dei grandi media, non ne potevo più. Su questo terreno sono più ignorante di lui, e non posso controbattere. Ma ho voglia lo stesso di rispondere.

IO- Il problema non è il governo. A me questo governo non piace. Però adesso tutti sparano a zero sul governo, ma i governi oggi non hanno tutto questo potere. Bisogna capire a chi da retta questo governo. Il governo esegue quello che gli esperti di questo comitato scientifico dicono. Ecco, bisognerebbe capire davvero chi sono questi esperti, e che interessi hanno.
Comunque oggi il potere non è più dei governi. La politica esegue ordini che vengono da organismi più grandi.

Mentre finisco la frase mi rendo conto che ho appena pronunciato delle parole che avrebbe potuto dire il complottista. E infatti lui mi tira subito il gancio.

C- I governi hanno una pressione enorme dalle lobby economiche. E poi il governo è vincolato a trattati europei e internazionali che impediscono una reale sovranità e una attuazione reale della nostra costituzione. Ma la gente queste cose non le sa, crede davvero che siamo in mano a degli esperti, invece siamo nelle mani di criminali.

IO- Sarebbe già qualcosa di chiaro. Più che criminali, sono anche loro smarriti. Fanno finta di sapere, di avere il polso della situazione, perché il loro ruolo lo richiede, ma nemmeno loro ci hanno capito qualcosa. Non sanno nulla di quello che è accaduto e di quello che sta accadendo. 
Però non capisco davvero perché ti scaldi così tanto.

Non era così anche prima?
Non vivevamo anche prima in una società dove la gente era totalmente disconnessa con la Vita?
Per anni mi sono domandato perché la maggioranza delle persone non si fermava a vedere il tramonto o lo splendore della luna piena.
Mangiano animali ad ogni pasto e poi si domandano perchè non ci sia la pace nel mondo. Gli sta bene lavorare per costrizione dieci ore al giorno per avere tre settimane di ferie l’anno e parlano di libertà. Hanno malattie psicosomatiche per la vita innaturale che fanno, si rimpinzano di farmaci, hanno guardato la tv per decenni e c’hanno creduto. Non si sono resi conto  della catastrofe ambientale, antropologica ed educativa che è avvenuta in questo paese negli ultimi quarant’anni e ora qualcuno si lamenta perchè le scuole si doteranno di banchi con divisorie in plexiglas.
Anche tu sembra che ti sia svegliato adesso.
E’ normale che siano terrorizzati, che siano stressati, repressi o fuori di testa, che si mettano le mascherine anche se non servono a nulla e che vogliano tornare a fare quello che facevano prima.

C- Vedi, anche tu stai dividendo il mondo in noi e loro.

Mi guarda soddisfatto il complottista. Forse mi sono lasciato prendere la mano. Non mi va di replicare.

C-  Comunque è un mondo di reclusi nelle loro piccole scatole mentali. Zombie. Si tengono stretti alle balle che gli hanno raccontato. Non vogliono cambiare.
Certa gente è abituata a morire troppo poco. Non si rendono conto che…

IO- Cosa hai detto?

C-Eh?

IO- Puoi ripetere quello che hai detto? Hai detto che certa gente…?

C- Certa gente è abituata a morire troppo poco.

IO- Sì. sì, quella frase. Certa gente è abituata a morire troppo poco. La trovo una frase incantevole. Bellissima.
Non so se volevi dire quello che immagino io, ma niente, è una frase stupenda.

Mi guarda perplesso.

C- Ah.. ti piace questa frase… Mah…Comunque…

IO- No, finiamola qui… é una chiusa perfetta.
Certa gente è abituata a morire troppo poco.

C- Va beh andiamo a prendere una pizza d’asporto, ti va?
Ce l’hai la mascherina?

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