Qualche giorno fa, pensando di dover leggere qualche pezzo del mio libro per un’intervista via radio, e non avendo idea di cosa leggere, ho aperto a casa un pagina del Manuale del Partigiano Zen.
Mi è comparso il capitolo “TE LA MERITI LA CRISI”
A un certo punto, mentre leggevo, mi è venuta la bizzarra idea di sostituire la parola CRISI con la parola VIRUS.
Prova a leggere questo breve brano tratto dal libro, a pag.153.
Un modo di concepire la realtà sta crollando.
Tutta la vecchia impalcatura si sta sfasciando. Molte delle cose false a cui la società si è aggrappata si stanno dissolvendo.
Abbiamo vomitato per troppo tempo sulla bellezza della creazione.
Abbiamo creato un meccanismo produttivo e lavorativo che ci ha tolto la gioia e fatto ammalare.
Eravamo disconnessi da ciò che siamo, dalla natura, dalle piante, dagli animali, dagli altri esseri umani, e soprattutto da noi stessi.
Dovevamo essere noi a dire no, a sottrarci a un sistema ingiusto e senza umanità. Non l’abbiamo fatto, e allora ci pensa l’esistenza, la terra, il pianeta, l’Intelligenza che muove ogni cosa.
La crisi è la crisi di un mondo falso che deve essere abbandonato.
Più ne rimani attaccato più starai con la crisi.
La crisi ti obbliga a guardare in te stesso. Quando i punti fermi del mondo che conoscevi svaniscono, cosa resta?
A cosa farai affidamento se le cose a cui ti aggrappi dovessero davvero crollare?
La crisi è un’opportunità non solo per cambiare stile di vita, ma per cercare la Verità, per farti le domande che hai sempre evitato.
La crisi spazza via le illusioni e le costruzioni egoiche dell’essere umano e ti sprona a risvegliarti.
Ecco, ora rileggi lo stesso brano sostituendo “CRISI” con “VIRUS”.
Che effetto fa?
Un modo di concepire la realtà sta crollando.
Tutta la vecchia impalcatura si sta sfasciando. Molte delle cose false a cui la società si è aggrappata si stanno dissolvendo.
Abbiamo vomitato per troppo tempo sulla bellezza della creazione.
Abbiamo creato un meccanismo produttivo e lavorativo che ci ha tolto la gioia e fatto ammalare.
Eravamo disconnessi da ciò che siamo, dalla natura, dalle piante, dagli animali, dagli altri esseri umani, e soprattutto da noi stessi.
Dovevamo essere noi a dire no, a sottrarci a un sistema ingiusto e senza umanità. Non l’abbiamo fatto, e allora ci pensa l’esistenza, la terra, il pianeta, l’Intelligenza che muove ogni cosa.
Il virus è il virus di un mondo falso che deve essere abbandonato.
Più ne rimani attaccato più starai con il virus.
Il virus ti obbliga a guardare in te stesso. Quando i punti fermi del mondo che conoscevi svaniscono, cosa resta?
A cosa farai affidamento se le cose a cui ti aggrappi dovessero davvero crollare?
Il virus è un’opportunità non solo per cambiare stile di vita, ma per cercare la Verità, per farti le domande che hai sempre evitato.
Il virus spazza via le illusioni e le costruzioni egoiche dell’essere umano e ti sprona a risvegliarti.
È proprio così. Un saluto. Titti