Possiamo concepire il Nulla? Il non fare nulla?
Appena uscita questa azione di Out of the Box l’amico Marco commenta ironico: “Ma questa non ti è difficile!”
Invece sì. È difficilissimo.
vedi: COS’E’ OUT OF THE BOX? Come è iniziato?
Questa apparentemente banale azione potrebbe aprire squarci metafisici. Il filosofo Heidegger ha scritto pagine incredibili sul Nulla. Le filosofie orientali come lo Zen sono intrise dei concetti di vuoto e nulla.
La nostra mente davanti all’investigazione sul Nulla in genere è annoiata o perplessa.
Perché anche se sono un ottimo teorico di una sana pigrizia e un bravo maestro dell’insegnamento del non-fare, la pratica non è così semplice.
vedi anche: COME LIBERARSI DAL FARE COMPULSIVO: IL POTERE DEL NON-FARE
Non fare nulla significa proprio non fare nulla. Non significa nemmeno non lavorare, sospendere la propria attività, guardare il soffitto o chiudere gli occhi. Non significa neanche sedersi sul cuscino e meditare. Non può voler dire neanche smettere di pensare. Tutte queste sono delle attività. Non fare significa non-fare. È concepibile per la mente? È possibile? È attuabile?
Forse perché sarebbe la fine del pensiero, la morte della mente stessa.
Io ci ho provato a non fare nulla per 5 minuti. Ma più ci provavo più non ci riuscivo.
E tu ci hai provato?
Ti lascio con questo stupido immenso Koan, questo sublime paradosso.
tratto da OUT OF THE BOX, UN ANNO FUORI DALLA ZONA DI COMFORT
anche respirare è un’attività??
se è così, la vedo difficile…..
Respirare è arte pura, l’incontro tra il visibile e l’invisibile, tra il fare e non fare. Puoi fare il respiro, forzarlo, sospenderlo, e nello stesso tempo il respiro va da solo, non dipende da te. Quando non fai nulla, il respiro accade.